Chiesa sotto attacco

Mai come oggi la Chiesa è sotto accusa. Mai come oggi da ogni parte del mondo, in particolare da diverse testate americane non c’è giorno che passi che il Papa e i vescovi cattolici siano attaccati sulla questione pedofilia.

Senza un‘analisi attenta sta emergendo tra l’opinione pubblica, grazie al costante pressing dei giornali nostrani e della televisione, come il reato abominevole della pedofilia sia esclusivamente causato dai preti. Sta emergendo l’idea di una Chiesa fatta di corrotti e violenti che nascondono il male commesso ed impongono il silenzio alle vittime.

Non ultimo ho letto un servizio sulla CNN dove c’era un breve intervento di ex giornalista di Repubblica che esprimeva un’accusa tutta da verificare secondo cui la Chiesa, rappresentata da Papa e vescovi, abbia pagato di nascosto le vittime per mantenere il silenzio. Un’affermazione al limite della diffamazione se non corroborata da prove.

E’ iniziata una battaglia mediatica contro la Chiesa, perche oggi è l’unica istituzione dispensatrice di valori a tutela dell’antropologia umana (la vita fin dal concepimento, la famiglia naturale, la tutela del più debole). E’ in corso la volontà di voler scardinate quelle verità profonde che sono alla base della vita; si vogliono superare quei modelli da sempre costitutivi della natura umana. Sta passando l’idea che il sesso, in senso biologico, il ruolo della madre e del padre, del concepito siano costrutti della mente umana, scelte culturali e soggettivamente discutibili.

Quelle voci che si stanno alzando contro la Chiesa già da tempo muovono contro il concepito, da considerarsi un grumo di cellule e non come una vita, un cuore che batte; contro la famiglia, perché, se tecnicamente possibile, sta diventando naturale far crescere un figlio tra genitori omosessuali, preclusi naturalmente al dono della vita oppure far nascere delle creature attraverso l’utero in affitto. Si sta insinuando il superamento del concetto del sesso sostituito dal genere perché il sesso non è più una conseguenza naturale della vita, ma una scelta culturale secondo cui ciascuno è libero di scegliersi l’orientamento naturale che vuole. (date un’occhiata al testo Identità di genere? , Laura Palazzani, ed. San Paolo)

In merito alla scelta dell’orientamento sessuale una prova che conferma la tesi sopra citata è il recente outing fatto dal cantante Ricky Martin che ritiene “dono della vita la sua omosessualità, nonché gioia l’aver avuto con utero in affitto due gemelline”. È un ottimo sponsor di quelle voci che si stanno scagliano contro la Chiesa e che conferma la visione cosiddetta pro-choise, cioè a favore della libera scelta del proprio io.

Siamo in un momento storico in cui il principio dominante è fare ciò che si vuole di sé, liberi di soddisfare qualsiasi nostra voglia, piacere, senza pensare se ciò che scegliamo sia giusto o sbagliato. Questo principio ha come presupposto l’assenza di valori senza considerare se ciò che faccio sia giusto per me e per gli altri che mi stanno attorno.

Se decido di sostenere l’aborto (qua intendo volutamente procurato), è perché non considero il concepimento (l’unione dello spermatozoo e dell’ovocità) come vita, come essere umano da tutelare. Mi domando sempre cosa ci sia di male nel sostenere la vita nascente? Vorrei che mi fosse spiegato. Che mi si obietti che la libertà abbia la meglio sulla vita?

Sono un convinto sostenitore che dalla tutela della vita scaturisca la tutela della libertà, ma non viceversa perché la piena liberta, senza limiti, porta anche alla soppressione della vita.

Potrei spiegarvi perché sostenere la famiglia, sotto un profilo strettamente morale ed economico, ma non c’è più spazio. Mi rifaccio ai miei articoli precedenti per tornare all’inizio del mio commento.

Non c’è dubbio che ci siano stati casi di pedofili all’interno della Chiesa. Sono convinto dai fatti che le gerarchie ecclesiastiche stiano facendo quanto possibile per portare avanti il rigore e la trasparenza, per punire severamente i prelati e tutelare le vittime. Penso alla recente lettera del Papa alla Chiesa irlandese, al suo incontro negli USA ed in Australia con le vittime della pedofilia. Si può dire che questo Papa stia facendo molto per curare le ferite che alcuni e pochi prelati hanno provocato alla Chiesa e ai suoi fedeli.

Mi preme sottolineare che il fenomeno della pedofilia è un fenomeno che riguarda tutte le categorie sociali, le persone di ogni sesso ed età, laiche e non. Dunque non è sostenibile l’equazione chiesa = pedofilia, come non è univocamente dimostrabile che sia il celibato la causa della pedofilia da parte dei preti. Ci sono molti casi in Italia e non solo di abusi sui minori da parte di laici. Però fa più rumore se si attacca la Chiesa.

Non possa giorno che si tirino fuori accuse di pedofilia che gettano fango sulla Chiesa. Non si capisce da dove i quotidiani tirino fuori i documenti di accuse e perché non siano le stesse vittime a denunciare alla giustizia i reati subiti.

Su Il Giornale di domenica 11 aprile Andrea Tornielli ci dava qualche spiegazione su chi fosse ed è uno dei registri delle accuse contro il Papa e la Chiesa tutta.

Su questi argomenti si continuerà a parlare a lungo.

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