Prima della pausa estiva non mancano gli argomenti su cui esprimere qualche considerazione.
Politica interna
Ricordo che quando l’allora governo di centro destra guidato dal premier Berlusconi propose la riforma costituzionale approvata dalla sola maggioranza politica nel novembre del 2005 si andò al referendum nel giugno 2006.
Nel metodo i media gridarono allo scandalo per una riforma affrettata senza la condivisione dell’opposione, a questa fu data molto spazio sulla stampa per esprimere le ragioni della contrarietà e anche all’interno della maggioranza non mancarono i malumori; nel merito eminenti costituzionalisti lanciarono delle bordate non indifferenti e, andati al referendum come previsto dalla Costituzione, la riforma fu respinta con pace del tempo perso.
Ora l’attuale governo Renzi sta portando avanti un’altra riforma costituzionale e non mi pare che nel metodo si stia disconstando dall’allora maggioranza di centro-destra: tempi serrati, mancata condivisione con le opposizioni e malumori all’interno del partito del premier. La differenza però la stanno giocando i media: vedo un maggiore occhio critico verso le opposizione e meno sul metodo autoritario del governo che non ammette rallentamenti della riforma, consapevole che si andrà all’ennesimo referedum costituzionale se la riforma fosse approvata dalla sola maggioranza assoluta.
Ora è necessario procedere in tal senso?
Non si può discutere la riforma ampliando la maggioranza fino ai 2/3 senza ricorrere al referendum? Cercare di trovare un accordo tra le parti? Ne uscirebbe più autorevole lo stesso Renzi con una rifoma ampiamente condivisa.
Abbiamo eletto dei parlamentari perché abbiano la lungimiranza (?) di approvare una riforma che guardi al bene comune e non all’interesse di parte e serenamente credo che talvolta i cittadini non abbiamo quella conoscenza tale da esprimere con un SI’ o un NO la bontà di una riforma, risparmiandoci anche l’ennesimo referendum al quale si giungerebbe con toni accesi e di forte contrapposizione.
Nel metodo aggiungo che, se alcuni aspetti siano di interesse, non trovo tutta questa urgenza nella riforma costituzionale ovvero siamo sicuri che sia questa la riforma che chiedono i cittadini in un momento in cui è più importante approvare le riforme sul mercato del lavoro per cambiare il trend della disoccupazione giovanile e dare fiato alla ripresa economica?
Il Jobs Actc e le proposte del ministro Poletti sulla competitività che fine hanno fatto?
Politica estera
Medio Oriente
Continuo a domandarmi le ragioni del conflitto tra Israele e Palestina e sinceramente non riesco a schierarmi da una parte o dall’altra se non stando dalla parte della pace tra i popoli. Nella testa mi frullano tante domande.
Ora perché è iniziato questo ennesimo conflitto?
Perché Israele deve sentirsi continuamente minacciata? E’ intenzionale mantenere all’interno dello Stato israeliano questo stato di tensione tra i suoi cittadini? E’ funzionale a qualche lobby questa situazione? Volete dirmi che gli IsreaelianI siano tutti guerrafondai e che non sappiano, rispetto alla loro storia, quale siano gli svantaggi di questa strategia di tensione e segregazione?
Perché in Palestina l’attuale governo non prende decisioni contro le fazioni estremiste di Hamas? Dove è finito il fronte moderato di Al Fatah? Perché non alza la propria voce?
Perché quando termina un fronte caldo di tensione come quello tra Israele e Iran, se ne deve aprire un altro tra Israele e Gaza?
Iraq
Perché la situazione in questo Paese sta degenerando? Perché gli equilibri di clan sono saltati? Perché stanno avanzando le frange estremiste che si richiamano all’ISIS per il ripristino dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante? E’ ISLAM una religione quando si considerano oggetti le persone di religione diversa con l’avanzata della persecuzione dei cristiani in queste terre?
Comunità internazionale
Renzi va in Africa sì, ma nell’Africa che conta economicamente (Mozambico, Congo-Brazzaville e Angola) e non esprime una parola forte contro l’Africa della persecuzioni e delle tensioni (Nigeria, Sudan, Kenya). Da Presidente del semestre europeo non spinge neanche il Parlamento a prendere una posizione sui conflitti e le persecuzioni in corso. Mi pare che un’ottima analisi sull’attuale inerzia europea sia espressa magistralmente da Ernesto Galli della Loggia su un editoriale del 28 luglio 2014 del Corriere della Sera dal titolo “L’indifferenza che uccide”.
L’ONU? Mi domando il senso di questa istituzione che si mantiene grazie ai contributi anche di noi Italiani e che non mi pare che in un contesto multipolare come quello attuale stia agendo per far diminuire i conflitti che invece sono in aumento.
Fecondazione eterologa
Come ho avuto modo di esprimere in un post su Facebook del 9 aprile ho tanti dubbi e poche certezze sulla fecondazion eterologa. Qua lo ripropongo e di seguito aggiungo qualche dubbio.
Un paio di rapide considerazioni di fronte alla sentenza della Corte Costituzionale sulla abolizione del divieto della fecondazione eterologa:
1- considerato il referendum del 2005 che voleva smontare la legge 40 sul quale la volontà del popolo si è espressa chiaramente contro la fecondazione eterologa, perché il potere giudiziario contraddice il voto del popolo sovrano?
2- il bimbo o la bimba che nascerà dal donatore anonimo potrà o ha il diritto di conoscere il suo papà o la sua mamma biologica o si lascerà il dubbio e l’anonimato della sua origine biologica?
3 – il donatore non ha il dovere o no di sostenere moralmente ed economicamente il bimbo o la bimba che ha contribuito biologicamente e indirettamente a far nascere oppure avremmo l’ennesimo caso di irresponsabilità educativa o genitoriale?
4 – chi ci assicura che il bimbo o la bimba da grande non si unirà sessualmente con un’altra persona con cui condivide parte del proprio DNA?
5- chi dona spermatozoi o gli ovuli quale tornaconto ha? Filantropismo? Ritorno economico?
6 – chi sceglie il donatore con quali criteri lo fa? Occhi azzurri, alto/a, bello/a, biondo?
Se fosse così allora non mi candido come donatore sia perché non ho chance di essere scelto sia perché non condivido il razzismo ariano 2.0!
Sono domande forse troppo “terra terra” però qualche dubbio sulla fecondazione eterologa mi rimane…mah!
Post Facebook del 9 aprile 2014
Di fronte alle tristi notizie che giungono sulle contraddizioni che la fecondazione eterologa sta comportando (si vedano il caso dell’Ospedale Pertini di Roma sugli embrioni scambiati; la nascita di un bimbo da madre surrogata per quella coppia canadase di uomini; il figlio down nato da una povera donna thailandese che aveva bisogno di denaro e abbandonato da parte della coppia australiana perché il figlio/prodotto richiesto non era perfetto) chi sono i soggetti deboli in questi casi? Chi giuridicamente avanza diritti più di altri? Solo chi può parlare? Chi ha più denaro per ricorrere a certe tecniche?
Anche lo stesso Comitato di Bioetica italiano (che è composto da autorevoli membri di diverse sensibilità) è stato molto prudente su questi temi rinviando di esprimere una posizione e certe sentenze della magistratura nonché il coinvolgimento emotivo non aiutano a risolvere queste delicate situazioni di coscienza quando è necessario mettere al centro il bene e la dignità della persona umana. La politica agisca in tal senso.
Buone vacanze e buona ripresa!
Comincia la discussione