Genova: il disastro

 

 

Incredulità, sgomento e dolore.

Queste le uniche parole che riassumono l’immane tragedia che ha sconvolto Genova questa mattina: il crollo del Ponte Morandi, il viadotto autostradale.

 

Un ponte spezzato, il cemento sgretolato, le auto e i camion sul greto del fiume accartocciati: un’immagine apocalittica che nessuno avrebbe immaginato.

La giornata di allerta con un temporale in corso ha aggravato la situazione creando un clima ancor più tetro, più di quanto questa catastrofe ne abbia creato.

Genova piange un altro disastro umano.

Il primo pensiero va alle vittime di quanti sono stati colpiti dal crollo, a quanti feriti, gravi e meno gravi, ora sono ricoverati negli ospedali genovesi, ai dispersi sotto le macerie. Un abbraccio alle loro famiglie.

Da credente, elevo il grido al Cielo di fronte a questa tragedia.

Dopo l’emozione e il dolore, verrà il tempo delle polemiche inevitabili, del perché di questo crollo, di perché, oggi 14 agosto 2018, in un Paese moderno, sia accaduto tutto questo.

Le Istituzioni, la Politica e le imprese si devono interrogare. Devono dare delle risposte ai noi cittadini.

Giustizia di questa strage umana va fatta alle vittime e ai loro familiari.

Buon lavoro ai soccorritori.

#GenovaRialzati

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