E’ un Natale difficile per molte famiglie italiane e il pensiero va subito a Fincantieri di Sestri Ponente, agli operai e impiegati che non hanno chiaro il futuro dell’azienda.
Questa situazione, che ci sta spingendo a riconsiderare il nostro modo di lavorare, ci sta portando anche a ripensare il nostro stile di vita perchè, proprio di fronte alla difficoltà e alla precarietà del lavoro, emergono più chiaramente la nostra fragilità e piccolezza umana e nel contempo siamo spinti a riconsiderare le cose e i gesti essenziali, gli affetti che ci circondano.
Perciò alla vigilia di questo Natale trovo che nel nostro presente la nascita di quel Bambino a Betlemme nella mangiatoia sia fortemente significativo perché, pur non trovando posto in un luogo che fosse ospitale e nascendo nell’essenzialità e povertà di quel tempo, nacque per darci speranza e conforto.
Auguro a voi tutti un sereno Natale!