Crisi di mezz’estate.

Un estate bollente sotto il punto di vista politico. Una maggioranza di centro destra che sembra non esserci più. Un PDL definitivamente morto, o meglio il suo DNA è cambiato. La fusione a freddo tra FI e AN del 2007 è fallita. E in queste settimane ne cogliamo l’epilogo.

Da destra a sinistra, passando ovviamente per il centro, si rincorrono voci di elezioni anticipate, governi tecnici e nuovi programmi di governo.

Personalismi e accuse reciproche su immobili di proprietà personali o di partito sono rinfacciati dagli uni contro gli altri. La cronaca politica sia nei telegiornali sia nei quotidiani non fa che discutere di quali saranno gli equilibri politici della maggioranza e dell’opposizione, a geometria variabile.

La politica o meglio i politici in questi giorno stanno di fatto discutendo come spartirsi il potere e come governare il Paese nei prossimi mesi. Si critica tanto la vecchia politica democristiana (quando c’erano i vecchi governi balneari, quando ogni sei mesi c’era una crisi di governo e i Presidenti del Consiglio venivano nominati nel giro di poche ore), ma gli storici potranno ben definire la situazione attuale ben peggiore. Nel bene o nel male i vecchi governi a guida democristiana qualcosa decidevano, qua non si sta decidendo nulla.

In queste ore si sta solo pensano di andare alle elezioni in autunno.

Una pazzia!

Il Paese ha bisogno di stabilità in questo momento, economica e politica. Le elezioni sarebbero una debolezza per il Paese e per gli Italiani: per il Paese perché deve poter contare sulla stabilità politica per affrontare le sfide economiche, superare la crisi, rimettere in moto l’economia, creare occupazione, fare, insomma, quelle scelte per rendere migliore il sistema Italia; per gli Italiani perché sono stufi di votare, di vedere una politica rissosa. Gli Italiani chiedono risposte ai loro problemi. Solo il fatto che alle scorse regionali ci sia stato un calo del 10% dei votanti la dice lunga sulla disaffezione verso la politica.

Un nuovo gruppo politico nasce in Parlamento. Futuro e libertà per l’Italia. Mi chiedo quale sia il suo programma politico e di governo. Perché finora non ne ho visti. Perché se le novità di questo nuovo movimento politico sta nel proporre legge su coppie di fatto, modifiche sul ddl su fine vita e modifiche su legge 40, i finiani sono arrivati in ritardo. Abbiamo a sinistra già il PD che propone questi temi. Dove sta la novità?

Passata la calura estiva, possa il fresco autunnale rigenerare le menti della politica italiana con semplici e chiari obiettivi e portare avanti quelle riforme per migliorare il Paese.

In materia di federalismo fiscale si vada avanti nel creare un sistema con maggiore autonomia fiscale per gli enti locali, adottando un sistema di spesa standard che risponda alle esigenze reali del territorio.

Si proceda con la riforma dell’università, premiando il merito, tagliando gli sprechi, ma dando le risorse necessarie per l’ammodernamento e la ricerca.

Si riprenda quel tanto decantato ddl anticorruzione nella PA di cui tanto si parlò prima delle regionali, dopo lo scandalo Balducci, ma che ora, come una meteora, è sparito nello spazio.

Si faccia una nuova legge elettorale perché il cittadino possa scegliere il proprio candidato nella lista che preferisce, scrivendo nome cognome. In questa maniera si responsabilizza il candidato a cercare i voti per le strade, a farsi conoscere e a proporre le sue idea e a farsi valutare dai cittadini. Non è democrazia il fatto che siano i segretari di partito a decidere chi mandare in Parlamento in base alla lista elettorale.

Avrebbe ragione la Lega Nord quando dice di ridurre i parlamentari. L’opinione pubblica ne conosce una ventina, giusto quelli nominati dal tubo catodico, degli altri non se ne conosce storia, idee, ma sono semplici numeri che votano quello che decide il coordinatore di partito.

Ma questo non sarebbe un’Italia che vuole cambiare e migliorare. Che le vacanze estive portino un po’ di ragione nella politica. Le guerre tra leader partitici non ci interessano. Gli Italiani chiedono semplicemente scelte di buon senso. Merce rare di questi tempi.

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